Buongiorno, Luisa, hai voglia di un buon caffè con il pubblico?
Il tuo libro è un inno alle donne, perché hai sentito di scriverlo?
E’ vero. Dopo l’urlo iniziale e il racconto di due storie complesse, il romanzo sfocia in un inno al coraggio delle Donne, anche quelle che credono di essere fragili.
In realtà ho scritto questo libro in un momento difficile della mia vita. Ero arrabbiata con le istituzioni che non proteggono le donne vittime di maltrattamenti; arrabbiata per le tante donne che non trovano il coraggio di riprendersi la loro vita, la loro libertà intellettuale e fisica; arrabbiata anche con me stessa che identificavo il tempo dedicato alle mie passioni come tempo tolto alla mia famiglia senza pensare che se non ero felice io non potevano esserlo nemmeno loro. Ho scritto sempre con la consapevolezza che la Donna è l’unica creatura vivente capace di esporsi senza riserve. La Donna, nel bene e nel male, è da sempre “Carne al muro”. In ambito lavorativo, famigliare, affettivo, nella vita quotidiana, affronta e gestisce i problemi sempre in prima linea. E, purtroppo, viene ancora giudicata per le sue azioni continuamente e in modo più severo rispetto ad un uomo.
Cosa rappresenta per te la protagonista?
Per me rappresenta il riscatto. Il risveglio dopo un sonno obbligato. Malena, la protagonista, è stata educata ad essere ubbidiente e docile, e questo, l’ha resa una preda facile. Le donne come lei soffrono molto perché si ribellano solo a metà; questa sofferenza dura fino al cambiamento totale, fino a quando imparano ad amarsi davvero, e non è cosa semplice. E’ come accettare di morire per partorirsi da sole.
Quale sentimenti hai provato scrivendo questo testo?
Una lotta continua. Paura, sollievo, fierezza e poi ancora paura. Un vomitare parole sul foglio per liberarmi, finalmente; e un dolore, poi, per averle perse per sempre, non averle più dentro, nascoste, al sicuro. Paura anche di mettere in pericolo Lisa, quindi ho avuto molte attenzioni nel riportare esattamente i fatti senza dimenticare il mio dovere di proteggerla. “Carne al muro” è un romanzo ispirato ad una storia vera; una storia complicata, dolorosa ma anche bellissima e piena di speranza.
Alla fine andava scritto, per me, per le donne che mi somigliano, per le sciagurate come Malena, per le vittime di violenza come Lisa, per l’amore, per l’idea un nuovo mondo. Per tutti quelli che impareranno un nuovo modo di intendere l’Amore.
Stai scrivendo qualcosa oggi e se sì cosa?
Malena e Lisa sono ancora molto presenti dentro di me. Mi ritrovo, senza volerlo, a scrivere l’evoluzione della loro storia, ma poi rimetto via il quaderno; per loro è ancora presto: ci sarà tempo.
Continuerò a scrivere sulle donne, delle loro lotte e le loro conquiste, questo sì.
Grazie infinite
Grazie a te per la tua disponibilità e rimandiamo i lettori al link del tuo libro
https://letteraturaalternativa.it/shop/pianeta-donna/carne-al-muro-luisa-pagnoncelli/