La seta da Baco - Rosario Bove - Letteratura Alternativa

La seta da Baco – Rosario Bove

Miniatura copertina

DESCRIZIONE

La potenza della parola, scevra da ogni evanescenza, trova la sua dimensione – più o meno prosaica – nella sua forza espressiva. Fatta eccezione per qualche rara licenza retorica, essa si mostra nuda e si consegna libera al verso (che si ritrae e si amalgama fino a chiudersi nella parola stessa). C’è tutto un mondo, visto con occhi maturi e con una nuova consapevolezza, un mondo dove il tempo viene considerato alla luce di una nuova età ”la memoria si allunga | le spine sovrastano le rose…; “’un giorno capirai…| le mie diverse età”; fa parte di questo cosmo un nuovo bestiario, che abbandona la cifra orfica e ossianica di una certa poesia del ‘900, trovando una ribalta gradevole, una compagnia, un ipogeo visto quasi come un rifugio personale ”la gatta mi strizza l’occhio; ”le tenere formichine”; ”la dolce cagna”; ”la mosca mi implora”. Difficilmente c’è spazio per cifre dolorose, vittimistiche; anzi, quando il tono sembra diventare struggente, c’è uno scatto, un’inversione che sfocia nell’aforisma ”il punto di vista migliore” | ”la mia penna sa mutare” | ”ciò che la mente dimentica | lo ricorda il cuore”. Appare sintomatico in questo senso che la raccolta si chiuda con un monito, un messaggio quasi profetico: ”smettiamola di farci del male / ciò che si rompe / non torna mai uguale”.

 

Informazioni aggiuntive

Isbn: 978-88-94815-65-8
Anno di pubblicazione: 2018
Pagine: 72
Dimensioni: 14,8 x 21

12,90 

5 disponibili

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Product Description

DESCRIZIONE

La potenza della parola, scevra da ogni evanescenza, trova la sua dimensione – più o meno prosaica – nella sua forza espressiva. Fatta eccezione per qualche rara licenza retorica, essa si mostra nuda e si consegna libera al verso (che si ritrae e si amalgama fino a chiudersi nella parola stessa). C’è tutto un mondo, visto con occhi maturi e con una nuova consapevolezza, un mondo dove il tempo viene considerato alla luce di una nuova età ”la memoria si allunga | le spine sovrastano le rose…; “’un giorno capirai…| le mie diverse età”; fa parte di questo cosmo un nuovo bestiario, che abbandona la cifra orfica e ossianica di una certa poesia del ‘900, trovando una ribalta gradevole, una compagnia, un ipogeo visto quasi come un rifugio personale ”la gatta mi strizza l’occhio; ”le tenere formichine”; ”la dolce cagna”; ”la mosca mi implora”. Difficilmente c’è spazio per cifre dolorose, vittimistiche; anzi, quando il tono sembra diventare struggente, c’è uno scatto, un’inversione che sfocia nell’aforisma ”il punto di vista migliore” | ”la mia penna sa mutare” | ”ciò che la mente dimentica | lo ricorda il cuore”. Appare sintomatico in questo senso che la raccolta si chiuda con un monito, un messaggio quasi profetico: ”smettiamola di farci del male / ciò che si rompe / non torna mai uguale”.

 

Informazioni aggiuntive

Isbn: 978-88-94815-65-8
Anno di pubblicazione: 2018
Pagine: 72
Dimensioni: 14,8 x 21

Additional Information

Dimensioni 21 × 15 cm

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