La Noia Intrepida è una raccolta di 46 poesie in versi liberi scritta in un periodo angoscioso della vita dell’autrice.
All’interno di questa viscerale manifestazione di noia si trova un’introduzione dedicata ai cari lettori, i quali vengono indirettamente invocati ad armarsi della propria personale chiave di lettura, poiché si faranno partecipi dell’inservibile conversazione a venire.
L’introduzione è seguita da 22 capitoli composti da una coppia di poesie ciascuno: le prime parlano di spettri misantropi ispirati ai pregiudizi dell’autrice su persone casuali, quali Resina, Sibilla, Eigengrau, Noè e tanti altri; le seconde raccontano invece di viaggi onirici, rituali e rimembranze legate a personaggi ambigui come il professor Barbone Maglione, la professoressa Dueminuti e lo stomachevole principe del pozzo, descritti con malessere bellico e satirico.
Tra i componimenti, talvolta accompagnata da sfuggenti onomatopee, s’insinua reiteratamente la voce ticchettante di un particolare fantasma, al quale la narratrice si rivolge spesso in tono dolceamaro, chiamandolo «la principessa».
A partire dalla sua precoce comparsa nel primo capitolo, il resto dell’opera si dischiude gradualmente, rivelando criptiche memorie favoleggiate attraverso numerose espressioni dal sentore ossimorico e disturbante, tra le quali emergono gli echi di incubi, di fobie, di ossessioni e frammenti di enigmatiche conversazioni.
Che vi si trovi o meno accezione alcuna, lo scortesissimo libro trova una scomoda ma meritata conclusione, con l’accettazione da parte della narratrice della presenza irrefutabile degli spiriti e delle malinconie a lungo narrate.
Ne denuncia orgogliosamente l’esistenza ai propri lettori, salutandoli cordialmente una volta per tutte.
Il linguaggio discordante che emerge nell’opera è quindi l’unico strumento possibile per intessere ciò che l’autrice, nell’esasperante gestazione dell’opera tenta di rievocare sulle pagine che lei e i lettori si trovano di fronte: i tiepidi profumi, le nere voci, i ricordi sublimati.
In fin dei conti, quest’opera megalomane e narcisista desidera solo divenire e sfiorare l’anima dei propri lettori, ma senza che debba levarsi di dosso la sua logora vestaglia di pigrizia.
Anche «La Noia Intrepida», come tutti i peccati, si articola ridicolmente alla ricerca della maledetta originalità, ma essa le sfugge, sfugge sempre a tutti, poiché al lavoro, all’esperienza, all’odio e all’amore non corrisponde mai un’ispirazione.
**Il libro è in stampa ed è possibile preordinarlo a questo link.
Informazioni aggiuntive
Isbn: 978-88-31468-69-5
Anno di pubblicazione: Luglio 2022
Pagine: 54
Dimensioni: 14,8×21