Giuseppe Meledandri - Letteratura Alternativa

Giuseppe Meledandri

 

Giuseppe, noto ai più come Pino Meledandri ha traslocato sette volte nella sua vita ed è la cosa che odia di più, forse anche più dei talk show politici.
Da Taranto, dove ha scioperato per la prima volta alla tenera età di 12 anni, ad Ascoli Piceno il cui ricordo più bello è l’occupazione del Liceo Classico, nel 1969; da Ascoli a San Benedetto del Tronto, la vera patria adottiva, dove ha ancora gli stessi amici di quando aveva vent’anni e ne sono passati quaranta; da San Benedetto di nuovo a Taranto, ma solo per un anno, il tempo di dire addio alla madre che, come ultimo desiderio, era voluta tornare nella sua citta natale; da Taranto a Roma, per prestare Servizio Civile in alternativa a quello militare essendosi dichiarato obiettore di coscienza per motivi etici e non religiosi, ma anche per ultimare gli studi universitari, cominciati a Modena e proseguiti poi alla statale di Milano; poi l’ultimo trasloco, da Roma quartiere Monteverde a Roma quartiere Eur.
Ha lavorato come copy right per un’agenzia pubblicitaria milanese, come fotografo free lance ritrattista e per il teatro Vittoria di Roma, e come organizzatore di concerti di musica folk irlandese. Da studente di Medicina prese un secondo diploma: Operatore cinematografico e televisivo.
All’Università Roma2-Tor Vergata ha conseguito il Diploma di Alta formazione professionale in Linguaggi fotografici. Nel 1985 arrivò sesto in un concorso nazionale per insegnare Fotografia nelle scuole statali superiori, salì in cattedra e abbandonò l’arte medica. Nel 2005 è stato docente tutor del corso per Operatore della Comunicazione Fotografica e del Montaggio digitale nell’ambito della formazione professionale della Regione Lazio. Nel 2006 l’Università Sapienza di Roma lo convocò per insegnare, come docente a contratto, Fotografia di Moda, e ci restò 13 anni.
Ha tenuto lezione a 280 studenti contemporaneamente, ed è stato relatore di tesi di laurea di oltre trecento laureandi. Ora è felicemente in pensione, ma continua a spendersi tra Fotografia sociale e Scrittura. Ama l’Arte, in ogni sua espressione. Il Dadaismo e il Surrealismo sono per lui le correnti artistiche insuperate e insuperabili da un punto di vista estetico, concettuale e politico.
Suoi articoli sono stati pubblicati sulle riviste Naturambiente, AAM Terra nuova, Umanità Nova e sul periodico di intercultura il Caffè. Un suo racconto sul Natale è stato pubblicato nel 2001 su la Repubblica delle Donne, e contemporaneamente, tradotto in francese su Le Monde, in portoghese su Publico, in spagnolo su El Pais semanal e in olandese su Algemeen Dagblad.
Ha pubblicato per la casa editrice Dell’Oleandro: la raccolta di racconti ANGELI METROPOLITANI (2002); per Andrea Oppure Editore: RACCONTI di/VINI (2005); per le edizioni Nuova Cultura: SCRIVERE CON LA LUCE, lezioni di fotografia (2008); LA FOTOGRAFIA DI MODA, una foresta di simboli (I ediz.2007, II ed.2009); LA FOTOGRAFIA DI MODA TEDESCA TRA DUE GUERRE MONDIALI (2009); STORIA DI UNA NUVOLA IN CALZONI (romanzo, 2011); per la Coop. dei Sognatori Incalliti, in occasione del trentennale del Movimento politico extra-parlamentare nato in Italia nel 1977:
il fotobook LE SCRITTE SUI MURI DEL ’77 (2007).
ALLES IST KUNST, un libro d’artista, in edizione limitata e firmata, con oltre duecento fotografie dell’autore è stato deliberatamente autoprodotto (2019).

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