Raul Catalano nasce a Reggio Calabria nel 1988. Inizia a suonare la batteria all’età di sei anni e cresce ascoltando e suonando musica jazz e rock. Nel 2011 si trasferisce a Venezia per completare gli studi accademici presso l’Università Ca’ Foscari. Partecipa a numerosi workshop musicali organizzati dal prof. Daniele Goldoni e tenuti da musicisti come Pauline Oliveros, George Lewis, Evan Parker, Steve Lehman, Amir ElSaffar, John Hollenbeck, Giancarlo Schiaffini, Daniele Roccato. Nel 2012 si laurea in Scienze filosofiche col massimo dei voti con la tesi ”La filosofia della musica di Adorno. Ovvero come fare musicologia col martello”. Nello stesso anno è ammesso al corso di laurea di primo livello in Batteria e percussioni jazz presso il Conservatorio di Musica ”Benedetto Marcello” di Venezia. Nel 2013 fonda ”Ophir” assieme a Marco Centasso (contrabbasso) e Jacopo Giacomoni (sax alto). Col trio, per il quale inizia a scrivere composizioni originali, ha pubblicato nel 2017 il disco ”Ophir”, presentato in importanti festival come Roccella Jazz e Novara Jazz. Nel 2015 ottiene il diploma di Primo livello in Batteria e percussioni jazz presso il Conservatorio di Venezia, sotto la guida del M° Cristiano Calcagnile. Nello stesso anno pubblica il saggio ”La Filosofia di Han Bennink. L’improvvisazione secondo un batterista” per la casa editrice ”Mimesis” (Milano – Udine). Il libro è stato citato nella trasmissione radiofonica ”Battiti” di Pino Saulo su RAI Radio 3 ed è stato presentato in festival e rassegne come Novara Jazz; Sile Jazz; Roccella Jazz; Museo Carlo Goldoni; Dolomiti Ski Jazz. Dal 2015 è membro del ”Chironomids Outerspace Group”, ensemble diretto dal M° Giovanni Mancuso e col quale si è esibito per il Teatro la Fenice di Venezia in occasione dell’allestimento dell’opera ”Il Ritorno dei Chironomidi” (Teatro Malibran, Venezia) nel 2016. Con lo stesso gruppo si è esibito presso il Teatro Comunale ”Mario del Monaco” di Treviso (2017) nell’allestimento dell’opera ”Atlas 101” e al festival Roccella Jazz ’19. Nel 2018 ottiene il diploma di Secondo livello in Batteria e percussioni jazz presso il Conservatorio di Musica di Venezia col M° Paolo Pellegatti. Nel 2019 partecipa alla rivista “Scenari” (Mimesis), curata da Massimo Donà, Stefano Marino e Giovanni Matteucci, con il saggio breve “Freedom Jazz Dance: la lotta per la libertà nel Free Jazz”. Nel 2021 pubblica il suo secondo libro, “Paul Motian. L’arte zen di suonare la batteria”, pubblicato dalla casa editrice Arcana. Il libro è stato presentato in importanti rassegne come Venezia Jazz Festival e Roccella Jazz. E’ attivo come insegnante di musica, batteria e percussioni. Insegna musica presso le scuole secondarie di primo grado nella provincia veneziana.
