L’ombra dell’apparenza – Roberto D’Angelo

Un giovane chirurgo, in una Milano spinta a velocità ritenute insostenibili, per stare al passo con l’accelerazione delle esistenze votate al sacro fuoco della carriera, dell’arrivismo e del denaro, arriva a lasciarsi alle spalle gli antichi valori, le amicizie, gli interessi e le passioni che lo hanno reso un uomo di successo, un professionista da invidiare. Impegni ospedalieri, carriera, conferenze e viaggi rappresentano gli scenari quotidiani in cui si muove con scaltrezza e lucidità. Tuttavia, alla sera, nelle sue mani sfinite, rimangono null’altro che pochi granelli di quella ricca manciata di sabbia raccolta nelle alienanti giornate trascorse con il bisturi in mano: granelli che non rappresentano altro che un’infinita, silenziosa e vuota solitudine. Nella folle corsa verso il raggiungimento di obiettivi sempre più ambiziosi, incrocia casualmente una prima donna, Francesca, dedita a una passione altruistica, che alimenta in mondi lontani e staccati dalla realtà di una Milano cosmopolita; e poi una seconda, Emma, capace di stregarlo e immergerlo in un inedito palcoscenico tinto di erotismo, sensualità e dirompente passione, in un crescendo straniante e totalizzante. Inizia per lui, quindi, un vero e proprio percorso a ostacoli, dove amore, distacco, strazio, gelosia, menzogne, codardie, paure e follia, sembrano quasi prendere il sopravvento, nell’incosciente consapevolezza che solo nell’amore potrà, forse, trovare riparo, laddove però riesca finalmente a liberarlo da quelle “zone d’ombra” in grado di inquinare e annientare tutto, giorno dopo giorno. Vive e sopravvive, Filippo, tra lavoro, passioni, amori e amicizie, mordendo l’esistenza propria e l’altrui, ignaro che nell’oscurità, dietro quella porta, si cela il più agghiacciante degli incubi…

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