Il caffè del martedì lo beviamo insieme ad Anna Maria. Quanto zucchero?
La tua silloge “Dove nevicano le viole” raccoglie diverse poesie. Qual è il periodo in cui hai cominciato a scriverle e qual è stata l’esigenza che ti ha spinto a farlo?
Dove nevicano le viole raccoglie poesie scritte tra il 2016 -2017.
Scrivere poesia è stato ed è per me qualcosa che accade, non so bene perché sopratutto un bisogno, io dico di liberare emozioni perché dentro tutto non ci sta.Che rapporto hai con la poesia in generale e in quali poeti ti riconosci?
Il mio rapporto con la poesia è quello ogni volta di un parto un sentiretradotto nell’arte della maieutica parole in versi liberi la cui semantica poi si possa impregnare il più possibile di musicalità. Emozioni e suoni che a volte vorrebbero esprimersi come una favola. Non mi riconosco in modo specifico in un poeta, mi piace molto la contaminazione linguistica. Amo leggere poesia in particolare quella della Wislawa Szymborska ricca di un substrato emotivo notevole accompagnato dalla semplicità dello scrivere , un linguaggio semplice e raffinato, il rapporto che ha con il tempo, la morte, l’importanza che dà ai particolari. Amo molto Amalia Rosselli , la sua ricerca di libertà e musicalità nella poesia mi affascinano, il suo canto dall’intonazione estremamente romantica e appassionata. Ma tante e tanti altri Anne Sexton per esempio il suo tormento e disperato bisogno d’amore.Vorremmo sapere di quali argomenti trattano le tue poesie?
La mia poetica è piuttosto incentrata sui sentimenti, amo molto i fiori che spesso parlano metaforicamente per me, la musica, i sogni, il passato l’incanto espresso in modi sempre diversi, ma la poesia è come noi sempre in evoluzione.
Nel panorama dell’editoria contemporanea purtroppo le poesie sono ritenute poco commerciali, cosa senti di dire a Editori come Letteratura Alternativa Edizioni che invece continuano a credere e a pubblicare poesie anche di emergenti?
Ringrazio molto la mia casa editrice che ha creduto in me fortemente in particolare Romina Tondo che mi ha spronata a pubblicare in modo del tutto gratuito ci tengo a dirlo. Troppe volte ho sentito parlare della poesia che hanno annunciato ormai morta, ma io credo che ci sarà e ci sia già un’inversione di tendenza, tutti gli esseri umani sono predisposti alla necessità di leggere e sentire poesia e sono certa che l’onestà e la forza delle case editrici sia nel credere sempre!
Grazie per la tua disponibilità, rimandiamo i lettori al tuo link
Nota a margine di Federico Preziosi che è stata pubblicata sulla rivista ” Frequenze Poetiche”
http://frequenzepoetiche.altervista.org/federico-preziosi-note-margine-2/